16 dicembre 2013

DNB: DERBY AMARO PER LA COELSANUS, RIPRESA FATALE PER I GIALLOBLU'

Legnano Knights – Coelsanus Robur et Fides Varese 77-51 (24-18, 34-25, 54-39)
Legnano: Cazzaniga (0/6), Penserini 16 (5/9, 0/3), Arrigoni 12 (6/8), Milani 16 (5/9, 2/4), Borroni 17 (2/2, 3/9), Navarini 5 (1/2, 1/2), Maiocco 5 (2/4, 0/2), Guidi 2 (1/3, 0/1), Verolino 2, Maiocchi 2 (1/1). All Ferrari.

Coelsanus: Realini 8 (1/3, 2/5), Innocenti 2 (1/8, 0/1), Santambrogio 8 (0/4, 0/1), Rovera F. 2 (1/3, 0/2), Mariani 14 (4/6, 1/4), Castelletta, Bellotti 6 (1/5, 1/3), Rovera M. 9 (3/5, 1/2), Matteucci 10 (2/3, 2/5), Bernasconi ne. All. Pagani.

Naufraga anche sul campo della invitta capolista Legnano – 11 vittorie su 11 e quattro punti di vantaggio sulla seconda Orzinuovi – una Colesanus che lascia alle sue spalle alcuni, grossi, punti interrogativi. I padroni di casa sono senza il play Tavernelli per infortunio e la Robur non può schierare Piccoli.
I gialloblu mettono la testa avanti all’inizio grazie ad una tripla di Matteucci (7-8) e un piazzato di capitan Martino Rovera: 7-10 al3′. Dopodichè Legnano prende il comando delle operazioni, ma senza riuscire ad andare in fuga. Ci prova Navarini dall’arco sul finire del primo quarto, ma con una fiammata di Matteucci la Coelsanus torna sotto: 26-25 al 14′. Sul più bello, però, i gialloblu si fermano e incassano un parziale di 8-0 bei restanti 6′ del periodo chiudendo sotto di nove lunghezze. Sembrerebbe il segnale della resa ed invece l’orgoglio dei varesini trainati da Martino Rovera li porta, addirittura, al sorpasso con una bomba di Realini: 36-37 al 24′. Qui, invece, accade l’irreparabile: la Coelsanus grippa il motore andando in confusione subendo un terrificante parziale di 22-2 in 7′ che chiude anticipatamente la gara sul 58-39 del 31′.
Che spunti trarre da questa gara? Impossibile non menzionare i 24′ giocati alla pari con la capolista del campionato. Le potenzialità ci sono dunque. Però, è evidente che come settimana scorsa contro Udine questa Coelsanus ha la tendenza a sciogliersi nei momenti di vera difficoltà senza aver la minima forza di reagire. Allora fu -24, oggi -26. Perchè? Probabilmente la risposta è nelle teste dei giocatori stessi più che nella tecnica o tattica. Gli stessi minutaggi di Castelletta e Santambrogio evidenziano che qualcosa non va. In un campionato ormai pieno di professionisti, l’ultima cosa che i gialloblu devono fare è quella di essere tristi. Una squadra come la Robur ha il bisogno ed il dovere di scendere in campo col sorriso: quello di chi sa che gioca per piacere e per stupire gli avversari di turno.

Matteo Gallo