31 luglio 2013

DNB: INTERVISTA AL CAPITANO MARTINO ROVERA

Un’estate divisa tra tornei coi suoi ragazzi e la sua tanto amata bicicletta tra un passo dolomitico e l’altro. Si ritempra così il capitano gialloblù Martino Rovera nell’attesa della nuova stagione che vedrà impegnata la sua Coelsanus ai nastri di partenza della rinnovata DNB.

Martino, innanzitutto partiamo dall’addio di Lombardi.
“Spiace perchè avviene dopo quattro anni nei quali ci siamo tolti delle belle soddisfazioni come la cavalcata della scorsa stagione o la Coppa Italia vinta con coach Garbosi. Spiace ancora di più perchè si è creato un legame che va oltre quello di essere semplici compagni di squadra. Dall’altra parte capisco anche la scelta societaria di voler rinnovare la squadra puntando su giocatori più giovani”.

Sarà dura ripetere la passata stagione. Si prospetta un girone di ferro con tante nobili decadute (Treviso, Udine, Rimini) vogliose di far molto bene.
“Onestamente non sto guardando tanto le altre squadre. Mi dicono che vi sono dei team molto attrezzati e in special modo le due bresciane (Montichiari e Orzinuovi, ndr). Penso che se non partissi con l’idea di migliorare quanto fatto l’anno prima…non giocherei più a basket. Ritengo vi sia margine per migliorare con una squadra parzialmente nuova guidata da un nuovo coach che ci darà i giusti stimoli per fare bene”.

Pare si prospetti un tuo ritorno in posizione di ala piccola.
“L’importante è giocare – taglia corto Rovera – Con Piazza ho giocato molto più spesso da ala grande magari accoppiato con Matteucci con cui abbiamo un ottimo feeling. Quest’anno pare giocherò di più da numero tre. Penso di avere delle qualità da sfruttare sia come ala piccola che come ala grande: a seconda delle squadre che si affrontano so leggere le situazioni tattiche migliori per la mia squadra”.
 
Intanto, sembra sempre più probabile il ritorno di Castelletta, ma se ne saprà di più nei prossimi giorni quando l’“aviatore” scioglierà le riserve sul suo futuro. Intanto sono stati resi noti i calendari: la Robur esordirà in casa subito col botto contro Rimini sabato 5 ottobre, alla quarta giornata la trasferta contro Treviso mentre i derby contro San Giorgio e Legnano saranno rispettivamente alla settima e alla undicesima giornata.

Matteo Gallo (VareseSport)

29 luglio 2013

ROBUR ET FIDES '99 VINCITRICE DEL "TORNEO BRINDISI PORTA DEL SALENTO"

in ordine: Davide Cadario miglior giocatore del torneo - la squadra al completo - premio all'allenatore Giovanni Todisco
La formazione '99 Robur et Fides, che prenderà parte al prossimo campionato U 15 Ecellenza, si è aggiudicato il 1 Torneo Brindisi Porta del Salento. La settimana in terra pugliese è stata intensa e ricca di soddisfazioni. Dopo la cerimonia inaugurale di domenica 21 luglio, che ha visto sfilare gli oltre 300 atleti provenienti da varie parti d'Italia per le vie della città e conclusasi con uno spettacolo del Gruppo Sbandieratori ed il giuramento dell'atleta letto dal nostro Marco Corti, nella giornata di lunedì sono iniziati gli incontri. La Robur ha subito fatto la voce grossa contro la Rappresentativa pugliese del 2000, vincendo col punteggio di 106-29. La seconda giornata ha visto i varesini sconfiggere Francavilla Fontana per 75-45, mentre nella terza giornata è stata la locale formazione dell'Enel Brindisi a soccombere per 57-24. Nel quarto di finale i roburini hanno incrociato la Vivi Napoli. L'incontro è stato agonisticamente molto intenso e solo nell'ultimo quarto c'è stato il break decisivo che ha permesso a capitan Masotti e soci di chiudere sul 50-39. La semifinale contro la Pallacanestro Bari, rinforzata da tre ottimi elementi della selezione regionale pugliese, è stato sicuramente il più bello ed emozionante della manifestazione. I baresi sono partiti fortissimo, portandosi sul più 14 di metà secondo quarto (38-24). Ma la reazione dei ragazzi di Giovanni Todisco (coadiuvato da Raimondo Diamante, nuovo assistant coach) è stata immediata e lo svantaggio è stato presto recuperato. In un finale al cardiopalma ha deciso Cadario con un libero a 4" dal termine, fissando il punteggio sul 66-65. In finale si è giocato contro la ruspante formazione della Nuova Pall. Monteroni, che ha giocato con una intensità notevole e, grazie alle giocate del duo Calasso-Martina, ha tenuto in equilibrio l'incontro fino al termine. Dopo il più 12 Robur di fine terzo quarto, Monteroni ha addirittura sorpassato ad 1'20" dal termine (63-62). Ma una tripla di Cadario contro l'arroccata difesa avversaria prima e due liberi ancora di Cadario dopo palla recuperata, davano ai roburini la vittoria e quindi la conquista del Trofeo. Al termine le premiazioni, con premi individuali per Cadario e coach Todisco, ma un plauso va all'intero gruppo che ha dimostrato ancora una volta di possedere carattere e voglia di non mollare mai.
I protagonisti del Torneo: Masotti, Mottini, Borsani, Guadagna, Cantoreggi, Turolla, Daverio, Stoppazzola, Corti e Cadario.
Ora finalmente un pó di riposo, con la ripresa degli allenamenti fissata per il 28 di Agosto!!!

22 luglio 2013

DNB: IL RITORNO IN ROBUR DI FRANCO PASSERA COME D.S.

Quello di Franco Passera è un gradito ritorno. Già perchè se qualcuno, per caso, non lo sa ancora, il neo direttore sportivo gialloblù è stato per parecchi anni sulla panchina della Robur et Fides e può vantare anche una promozione in B2 conquistata sulle tavole del vecchio Lino Oldrini con in rosa anche Andreas Brignoli.

Come è nato il suo ritorno in Robur? “Tutto è partito da un colloquio avuto con Vescovi il quale mi comunicò che avrebbe preso sotto la sua direzione tutta l’area tecnica della Pallacanestro Varese ragion per la quale la mia figura non era più necessaria – afferma Passera – Poi ho visto che è arrivato Schiavi, persona di grandi capacità e molto bravo, che porta avanti il progetto che avevo in mente. Dalla sponda Robur erano giunte le dimissione di Alberto Zambelli e dopo una settimana mi sono sentito prima con Corti e poi con Tessarolo. Ho cercato di capire quali sarebbero stati i miei compiti e una volta diradate le nubi ho accettato”.

Il suo arrivo si può inquadrare in una piccola rivoluzione estiva che ricomprende anche un nuovo coach al timone della prima squadra.
“Diciamo che lo staff è tutto nuovo mentre il roster possiamo quasi definirlo scontato. Il mio sarà un compito prettamente dirigenziale e di trait d’union tra la squadra e la società. Sono molto contento di esser tornato in Robur e devo dire di aver trovato gli stessi volti di qualche anno fa…solo con qualche ruga in più”.

Prima squadra completa? “Abbiamo inserito tre under che rispondono ai nomi di Bellotti, Zattra e Piccoli. Altri cinque o sei ragazzi della under 19 Campus si alleneranno regolarmente e avremo in Bernasconi (ex Campus) l’ottavo senior più i soliti fratelli Rovera, Matteucci, Mariani, Santambrogio, Realini. Avremmo già deciso di tenere Lenotti, ma ci ha tenuto in stand by per problemi personali. Noi lo aspettiamo, ma allo stesso tempo ci stiamo guardando attorno per non rimanere scoperti in caso di sua dipartita”.

Un commento ai nuovi, assurdi, gironi…
“Ho sempre creduto che a livello di minori il principio della vicinorietà debba prevalere. Poi non meravigliamoci se ci sono squadre che abbandonano e si ritirano per i costi. Sarei più contento di vedere i playoff a fine stagione regolare anche perchè l’ipotesi di miscelare le forze da due gironi diversi potrebbe diventare un problema. Nel nostro sport servono idee nuove, ma anche chiarezza e semplicità”.

Matteo Gallo (VareseSport)

15 luglio 2013

INTERVISTA AD ANDREA SCHIAVI SULL'AMBIZIOSO PROGETTO DELLE GIOVANILI VARESINE

Dopo il clamore dei primi giorni susseguente l’annuncio ufficiale dell’accordo tra Pall. Varese e Robur et Fides per un progetto sulle giovanili costruito insieme, siamo a colloquio con il responsabile tecnico di questa idea, Andrea Schiavi, garante dell’iniziativa, che avrà modo in questa intervista di illustrare tutto il progetto nel dettaglio.

Allora Andrea da dove nasce questa pensata? Una telefonata di Adalberto Tessarolo verso metà giugno che mi chiedeva di tornare a Varese ad allenare è stata la prima pietra. E’ stato facile per me abbinare la telefonata di Tessarolo a quella di Cecco Vescovi di qualche mese prima, che mi chiedeva di prendere in considerazione la proposta anche della Pallacanestro Varese. Nei primi giorni di trattativa non ho fatto altro che presentare un piccolo progetto, su una nuova visione delle giovanili a Varese, facendo poi incontrare di persona, gente in gamba e competente come Cecco ed Adalberto.

Beh, sembra stato tutto facile? Diciamo che ci sono state giornate intense e la trattativa ha vissuto in maniera alternata, momenti di tensione e di distensione. Le storie delle due Società di Varese sono simili ma non uguali, ma appariva a tutti chiaro che le differenze comunque erano superabili e con un po’ di buon senso sarebbe stato facile creare una nuova idea vincente per svolgere delle giovanili funzionale alle società, agli atleti e alla città.

Spiegaci allora questa idea vincente? Beh, penso che sia facilmente comprensibile che per fare qualità bisogna unire le forze. Far allenare i migliori atleti tra di loro alza il livello competitivo quotidiano, bisogno necessario per poter migliorare. Varese ha una base di ragazzini iscritti al minibasket che poche altre città in Italia hanno, ma due Società di settore giovanile che si equivalgono fa quantità ma non necessariamente qualità. In più a mio parere fino a qualche anno fa questa competizione fra le due maggiori società della provincia ha creato un reclutamento rivedibile che spesso ha indebolito il sistema delle società di base. E’ compito di Robur e Pall. Varese aiutare le piccole società della provincia alla loro crescita e non il contrario.  Così facendo, con rapporti più chiari, sarà facile ottenere la fiducia necessaria per pensare insieme al bene degli atleti che abbiano una vera prospettiva fisica e tecnica.

Cosa intendi? Intendo dire che nei prossimi anni a Varese ogni ragazzo dovrà avere un percorso preferenziale rispetto al proprio potenziale. I migliori del gruppo Under 19 d’eccellenza dovranno essere atleti di livello assoluto, che possano alimentare la prima squadra della Robur e delle Società che partecipano ai Campionati Nazionali della provincia. Nel giro di un paio d’anni alla Robur dovranno tornare a giocare i ventenni che poi speriamo possano essere all’altezza delle Serie A di Varese. In quel caso il nostro compito sarà assolto in pieno. Ho visto crescere fin da giovanissimo un giocatore che quest’anno ha giocato a Varese come De Nicolao. Possiamo pensare e sognare che un giocatore con quelle caratteristiche possa uscire dalla giovanili di Varese? Nel passato è stato così. Dobbiamo tornare a produrre quello che serve per la Pall. Varese, per la Robur e per la città. A mio avviso Robur e Pall. Varese non hanno alternative che farlo insieme.

I primi passi di questo accordo? In poco meno di una decina di giorni abbiamo già fatto tanto. Insieme con Bruno Bianchi e Giovanni Todisco, che sono i rispettivi responsabili tecnici delle due società, che fin dal primo momento hanno concretizzato insieme a me questa idea, stiamo finendo di predisporre gli staff e le relative squadre. Siamo partiti dal Supergruppo Under 19-17 che allenerò in prima persona, e nelle prossime ore raggiungeremo tutti i tesserati di Robur e Pall. Varese per presentare e programmare al meglio la nuova stagione. Capisco i normali timori di genitori, atleti e semplici addetti ai lavori per un cambiamento forte rispetto al passato, ma sono certo che con questo nuovo progetto ognuno dei ragazzi coinvolti troverà il percorso più efficace e funzionale al proprio talento e alla propria prospettiva. Se poi all’inizio, come è normale che sia, dovessimo commettere degli errori di valutazione, spero proprio che le persone coinvolte possano comprendere la situazione.

Notizie del supergruppo Under 19-17? Stiamo inserendo in questa squadra i migliori giocatori Under 19 e Under 17 delle due Società. Da loro partirà tutto quanto. Il numero dei ragazzi coinvolti sarà di 17-18 atleti con lo svolgimento di due campionati.  Vogliamo dare a tutti i ragazzi coinvolti gli spazi giusti di crescita per poter aumentare le competenze maturando le relative esperienze. In più posso tranquillamente dire che sarà compito di questo gruppo essere da traino per tutto il resto del movimento e i riscontri concreti rispetto ad esempio, dedizione e passione saranno una bella cartina di tornasole sul nostro progetto.

Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi? Robur e Pall. Varese hanno fatto una scelta importante che considero strategica anche e soprattutto considerando le  loro mission. I due settori giovanili continueranno a svolgere al meglio la propria attività. Ancora di più cercheremo insieme di studiare percorsi che possano gratificare i ragazzi e rendere tutto ancora più funzionale alla loro crescita tecnica e umana. L’inizio di tutto come detto è il supergruppo che stiamo formando, ma non sono escluse nel prossimo futuro sinergie che vadano anche al di la del nuovo contenitore che dovrebbe andare a regime nella prossima stagione.

Personalmente come parte questa avventura nel ritorno a Varese? Sarà affascinante tornare nella mia città natale per svolgere al meglio la mia passione. A Bergamo ho maturato delle esperienze simili che potranno servire per essere ancora più efficaci. Cercherò di dare-fare tutto quello che è possibile per migliorare una situazione che da lontano appariva complessa. Il Settore Giovanile di Varese può e deve tornare a competere ai massimi livelli nei vari campionati giovanili e in più dovrà ricreare quel florido vivaio che tempi addietro è stato esempio da imitare.

Vuoi lanciare un messaggio a qualcuno? Innanzitutto un ringraziamento a chi fin dall’inizio ha creduto che fossi la persona giusta per fare tutto questo. In più un saluto particolare a tutte le persone che in questi giorni si stanno facendo sentire per dimostrami affetto e stima. Per tutti gli scettici invece rimango comunque a disposizione per capire le diffidenze entrando nel merito delle cose. Se poi c’è da migliorare qualcosa, le motivazioni sono forti e la disponibilità pure. Nel corso di questi ultimi 20 anni la pallacanestro mi ha regalato tanto, anzi tantissimo. Emozioni uniche, rapporti speciali e grandi esperienze. Spero proprio di poter iniziare a rendere qualcosa fin dal prossimo mese di settembre.

09 luglio 2013

GIOVANILI: IL RITORNO DI ANDREA SCHIAVI, PROGETTO AMBIZIOSO TRA ROBUR ET FIDES E PALLACANESTRO VARESE

Pallacanestro Varese e Robur et Fides finalmente unite per la crescita di un vero e proprio Settore Giovanile d’eccellenza pensato e gestito insieme. L’unione fa la forza e la notizia dell’accordo tra Cecco Vescovi e Adalberto Tessarolo per aggregare i migliori atleti delle due Società, è notizia oltre che intrigante anche molto opportuna. Creare un innovativo Settore Giovanile che possa, da un lato competere con le migliori realtà giovanili in Italia, e dall’altro tornare a produrre giocatori della città e della provincia di Varese, per alimentare e sostenere le attività delle rispettive prime squadre è mission fondamentale e imprescindibile per garantire un futuro concreto alla pallacanestro varesina.

E’ questa la più bella notizia che Pallacanestro Varese e Robur et Fides possono dare. Nell’ambito di questo importante accordo ci sarà la nascita definitiva di una nuova realtà cittadina a cui far riferimento per l’attività giovanile d’eccellenza.

A guidare questo progetto, torna a Varese come allenatore, Andrea Schiavi. Dopo la lunga e positiva esperienza alla Bluorobica Bergamo (in 9 anni di attività 13 finali nazionali e più di qualche giocatore inserito nei roster in DNA e DNB), l’attuale RTT della Lombardia, andrà a rivestire il ruolo del Responsabile del progetto, affiancato dai due rispettivi responsabili di Settore Giovanile, Bruno Bianchi e Giovanni Todisco.

Un bel progetto quello di una Varese Giovane per il futuro che in questi giorni sta per essere assemblato definitivamente, ma che ha già avuto il consenso e l’approvazione dei massimi dirigenti delle due Società cittadine.

“Sono convinto della validità dell’idea – commenta Cecco Vescovi – e sono altresì motivato a costruire insieme alla Robur una strada condivisa per far crescere i nostri giovani atleti nel migliore dei modi. La città di Varese ha le qualità e le possibilità per costruire insieme qualcosa di grande. Il primo passo in questo senso è stato fatto e ne siamo orgogliosi fin da subito”.

Sul fronte Robur parla Adalberto Tessarolo, delegato da parte del Direttivo della Società di via Marzorati in ambito pallacanestro: “Nei giorni scorsi ho contattato personalmente Andrea Schiavi per riportare a Varese un allenatore specializzato e votato al Settore Giovanile che ha fatto tanto e che a Varese potrà-dovrà fare ancora di più. Insieme a lui abbiamo pensato a qualcosa che potesse andare al di la della semplice attività proposta in questi anni. Mi sembra che le cose stiano andando nella direzione che speravamo e che sognavamo. La Robur e la Pall. Varese, con la loro storia e il loro impregno sapranno certamente portare avanti con dedizione e perseveranza il progetto che stiamo costruendo insieme.”

Nei prossimi giorni, dopo aver redatto in maniera definitiva gli organigrammi delle tre Società vi terremo informati con le relative news.

03 luglio 2013

CAMP ESTIVO DI LAVARONE: UNA DI QUELLE ESPERIENZE CHE LASCIANO IL SEGNO

GRANDI, anzi GRANDISSIMI !!!!!!!!

Nonostante gli orari di palestra non fossero troppo agevoli e nonostante freddo, vento e in qualche (fortunatamente isolato) caso pioggia, avete contribuito in maniera determinante ad una conclusione piu’ che positiva di questa settimana di camp. Grazie per averci dato una mano, e’ stato importantissimo per noi.
Per noi istruttori adesso comincia il momento dei ricordi,per qualche mese parleremo soltanto di voi, la simpatica pigrizia di “Gabrielo”, che si faceva trasportare ai campi dal paziente Elia, i sorrisi mattutini della nostra principessa “ReseVale”, le lezioni  del Prof. Gigliotti,storico di fama mondiale, le frasi in latino di “Sua Santita’ Gerva I” , le scaramucce durante le partite e le lacrime dopo le sconfitte, gli aperitivi “intelligenti”, dove ci confrontavamo per preparare le strategie del giorno dopo. Questi che al momento erano problemi saranno ora piacevoli ricordi da cui partire per fare meglio ancora il prossimo anno.
I vostri coretti finali hanno lasciato il segno, e, anche se al momento siamo sembrati indifferenti, vi garantisco che nel nostro cuore non lo eravamo. Cosi’ come non lo siamo stati nel vedere “Gerva” ad attenderci al ritorno , dopo averci salutati il giorno prima….Queste sono cose che non ci portera’ via nessuno, grazie davvero.
Due parole per Samu Biotti, la cui partenza per gli USA e’ imminente : ti auguro tutte le gioie del mondo, di ambientarti presto, e di trovare amici come quelli che rimangono qui, te lo meriti perche’ sei un bravo ragazzino, continua su questa strada e ogni tanto pensaci. Noi ti aspettiamo, chissa’, magari per vederti giocare nella nostra serie A, o alla peggio per ricordarci di questo camp. Good luck, my friend.
A tale proposito volevo ringraziare i miei compagni di viaggio, a partire da Tiziana, sempre piu’ “santa subito” nell’ accudire il vero bambino di casa Pinelli, cioe’ io, a Ale Zoni, rimpianto ex istruttore, ma prontissimo a rispondere presente alla nostra chiamate nel momento di difficolta’, a Eric ed Elia, veri fratelli maggiori per tutti coloro che hanno avuto attimi di nostalgia,  a “Uccio”, che ci crediate o no, durante il viaggio di ritorno iniziava gia’ a fare il conto alla rovescia per il camp del 2014, ad Abbiatone, una conferma, nonostante l’eta’, che non tutti gli adolescenti sono poco responsabili, al nostro “superdoc” Nicola, che si e’ diviso nelle cure tra malati reali e immaginari (fortunatamente la maggior parte), e a Martino, a cui mancava solo di farci da mangiare, che si e’ fatto in otto per la riuscita di questa settimana.
Ultimo, ma non per importanza, un grazie alle famiglie che hanno lasciato fare ai loro figli questa esperienza che ci auguriamo gli abbia lasciato qualcosa di buono al punto da volerla ripetere l’anno prossimo.

Un abbraccio a tutti
PINO

P.S. “ReseSamu” non e’ male, ma io tifo “ReseVale”

01 luglio 2013

DNB: ROMANO PAGANI E' IL NUOVO ALLENATORE DELLA ROBUR ET FIDES

La Robur et Fides è lieta di annunciare che l'allenatore della prima squadra per l'anno sportivo 2013-2014 sarà Romano Pagani.

Pagani storica bandiera della Robur et Fides da giocatore negli anni 80/90, da allenatore ha guidato per diversi anni il Campus in serie C1 ottenendo ottimi risultati e negli ultimi anni si è confermato a livello giovanile guidando i gruppi eccellenza U17 e U15.

Un in bocca al lupo a Romano da tutta la società per la nuova avventura!