Quello di Franco Passera è un gradito ritorno. Già perchè se qualcuno, per caso, non lo sa ancora, il neo direttore sportivo gialloblù è stato per parecchi anni sulla panchina della Robur et Fides e può vantare anche una promozione in B2 conquistata sulle tavole del vecchio Lino Oldrini con in rosa anche Andreas Brignoli.
Come è nato il suo ritorno in Robur? “Tutto è partito da un colloquio avuto con Vescovi il quale mi comunicò che avrebbe preso sotto la sua direzione tutta l’area tecnica della Pallacanestro Varese ragion per la quale la mia figura non era più necessaria – afferma Passera – Poi ho visto che è arrivato Schiavi, persona di grandi capacità e molto bravo, che porta avanti il progetto che avevo in mente. Dalla sponda Robur erano giunte le dimissione di Alberto Zambelli e dopo una settimana mi sono sentito prima con Corti e poi con Tessarolo. Ho cercato di capire quali sarebbero stati i miei compiti e una volta diradate le nubi ho accettato”.
Il suo arrivo si può inquadrare in una piccola rivoluzione estiva che ricomprende anche un nuovo coach al timone della prima squadra.
“Diciamo che lo staff è tutto nuovo mentre il roster possiamo quasi definirlo scontato. Il mio sarà un compito prettamente dirigenziale e di trait d’union tra la squadra e la società. Sono molto contento di esser tornato in Robur e devo dire di aver trovato gli stessi volti di qualche anno fa…solo con qualche ruga in più”.
Prima squadra completa? “Abbiamo inserito tre under che rispondono ai nomi di Bellotti, Zattra e Piccoli. Altri cinque o sei ragazzi della under 19 Campus si alleneranno regolarmente e avremo in Bernasconi (ex Campus) l’ottavo senior più i soliti fratelli Rovera, Matteucci, Mariani, Santambrogio, Realini. Avremmo già deciso di tenere Lenotti, ma ci ha tenuto in stand by per problemi personali. Noi lo aspettiamo, ma allo stesso tempo ci stiamo guardando attorno per non rimanere scoperti in caso di sua dipartita”.
Un commento ai nuovi, assurdi, gironi…
“Ho sempre creduto che a livello di minori il principio della vicinorietà debba prevalere. Poi non meravigliamoci se ci sono squadre che abbandonano e si ritirano per i costi. Sarei più contento di vedere i playoff a fine stagione regolare anche perchè l’ipotesi di miscelare le forze da due gironi diversi potrebbe diventare un problema. Nel nostro sport servono idee nuove, ma anche chiarezza e semplicità”.
Matteo Gallo (VareseSport)