Luca Bellotti 13 pts |
VARESE: Gandolfi 11, Balanzoni 12, Bellotti 13, Bernasconi 7, Somaschini 2, Rulli 2, Corazzon 2, Sabbadini 11, Bisognin 3, Bessi 2.
Se il centro sportivo Campus fosse un cinema, il film andato in onda sabato sera potremmo intitolarlo "Come buttare al vento due punti": protagonisti i ragazzi di Marco Malavasi, che hanno perso 65-75 contro i bresciani dell'Iseo Serrature Pisogne. Una partita incredibile, che ha dimostrato ancora una volta i limiti dovuti all'inesperienza di questi giovani talenti, messi a confronto con i muscoli degli avversari. Se poi a questo aggiungiamo un arbitraggio troppo permissivo da entrambe le parti, nei primi 30 minuti, e completamente fuori partita (11 falli commessi dai varesini e solo uno a loro favore) negli ultimi 10, ecco che troviamo già un paio di ipotesi che potrebbero spiegare la sconfitta. Forse, molto più semplicemente, potremmo analizzare la partita vedendo nel quintetto di casa, una mancanza di gioco fluido e preciso nel primo tempo, che producendo pochi punti in attacco, si perde di conseguenza in difesa, permettendo agli avversari ben 19 punti di vantaggio; un divario che permette ai bresciani di amministrare nei venti minuti successivi, con qualche aiuto di troppo nel quarto periodo, quando i varesini stavano rientrando alla grande, ricucendo lo strappo fino al -9.
"E' stata una partita strana -racconta Gualtiero Rulli - o forse una partita 'alla Campus'. Non possiamo dire di non aver giocato uniti, perchè il gruppo gira bene, ma se ripensi ai nostri errori è facile capire quale sia il nostro limite: nel momento in cui andiamo sotto e qualcosa non funziona, invece di cercare la risposta nel gruppo, cerchiamo tutti di risolvere i problemi da soli con entrate impossibili e tiri difficili. Nessuno lo fa per gli applausi o per gloria personale, semplicemente per provare a risollevare la squadra, solo che il risultato non è quello che vorremmo e di conseguenza poi siamo molli in difesa e peggioriamo la situazione. A Desio abbiamo giocato molto meglio, perchè, dovevamo dimostrare che non c'erano davvero i 40 punti di divario che avevamo subito all'andata; ma le motivazioni le avevamo anche questa sera, perchè avendo perso là di soli 4 punti, sapevamo di potercela giocare, la differenza con Desio forse, va cercata solo nella diversa concentrazione, perchè lo spirito messo in campo era identico." Un'analisi perfetta da parte della guardia varesina, che come gli altri ragazzi del 1993, aveva giustamente già voltato pagina una volta salito dagli spogliatoi, pensando al match successivo: "Domani -continua il numero 5 biancoblu- andremo a Biella con gli under; sarà una partita durissima, ne siamo consapevoli. Abbiamo sprecato il jolly in casa, considerando che loro non avevano a disposizione il loro quintetto base, ma non partiamo sconfitti, ce la giocheremo fino alla fine. Una bella vittoria darebbe la spinta giusta in vista del derby di domenica".
Alessandra Conti