17 febbraio 2012

DNB: SABATO ALLE 18.00 AL CAMPUS ARRIVA TORINO

Si ferma ad Empoli dopo quattro vittorie consecutive la marcia dell'Abc di coach Piazza sconfitta 69-66 dalla Computer Gross di uno strepitoso Derraa, autore di 25 punti col 50% da 3 e un sonanate 9/9 ai liberi.
Non è bastato un Matteucci formato Stonerook e abile a riempire ogni voce dello scout (4 rimbalzi, 4 recuperi, 3 falli subiti ed altrettanti assist per un ottimo 25 di valutazione). La Robur ha pagato dazio sotto la pioggia di triple empolesi: ben 10 canestri pesanti in una gara a basso punteggio pesano parecchio. Così come pesa il finale a fari spenti in cui l'Abc ha sprecato quattro punti di vantaggio quando mancavano poco meno di 120" al termine gettando così al vento la possibilità di mettere a segno un pesante 2-0 in ottica playoff. Anzi, vedendo allontanarsi in classifica una delle lepri su cui fare la corsa.
Il campionato, però, offre subito un'opportunità di pronto riscatto contro un'altra avversaria che precede l'Abc e sta lottando per un posto al sole tra le magnifiche otto: il Cus Torino. All'andata scese in campo la controfigura della Robur che beccò un sonoro -23 in Piemonte. Se è praticamente impossibile rovesciare la differenza canestri, l'Abc è chiamata a vincere per inglobare due punti necessari per continuare a sperare nella possibilità di accedere ai playoff. Servirà più concretezza per non dare il classico calcio al secchio del latte appena munto cosa che, invece, è accaduta nel finale di Empoli. Inoltre, bisognerà fare molta attenzione al platoon system di coach Genta: i primi sette delle rotazioni torinesi si spartiscono dai 22' ai 33' di media segnando da 7 a 10,2 punti di media. Pericolosità diffusa con le punte della precisione al tiro dell'ala classe '79 Giordo (8,7 punti col 60% da 2 e il 37% da 3) e l'abilità sotto le plance di Soave, rimbalzista feroce al limite della doppia doppia con 9,7 carambole a gara e 9,9 punti. Dopo l'inopinato capitombolo di Empoli, la pressione sarà sulle spalle dei padroni di casa, ma se si vuole crescere, queste sono le prove che gli uomini di coach Piazza devono superare.

Matteo Gallo