21 febbraio 2014

UNDER 15 PROVINCIALE: VITTORIA CONTRO ARCISATE MA IL RISULTATO NON BASTA PER IL SECONDO POSTO

Robur et Fides - Basket Valceresio  66-60 (19-12, 30-32; 51-48)

Robur et Fides: Filippi 8, Visco 4, Bordone, Biolghini 21, Cantoreggi, Maresca, Guadagna 12, Macrina 18, Cagnone 1, Ceriani 2, Fanchini, Colasuonno. Coach: Montagnoli.

Valceresio: Scardovi 12, Lia, Cagliani 12, Tarascio 2, Di Lucca, Realini, Covino, Filipozzi 4, Peroni 14, Spinosi 2, Meani 14, Folador. Coach: Molina.

Mancano tre punti al punteggio finale per poter completare quella che è resta una festa: la Robur et Fides infatti, si rifà della sconfitta dell'andata (53-44) e supera la forte Valceresio ma non riesce nell'impresa di strappare agli arcisatesi il secondo posto per... un tiro da tre.
Poco male. Il passaggio alla seconda fase con le squadre più forti della provincia è già un buon traguardo per i roburini di coach Andrea Montagnoli, a questo pèunto terzi nel loro girone dietro Sesto Calende e la stessa Valceresio.
Del resto, l'analisi dell'ultima partita della prima fase mostra ancora troppe lacune nei giochi d'attacco per poter dare adito a rimpianti di piazzamento in classifica.
Si comincia bene, con scarsa lucidità al tiro ma ottima intensità difensiva su ambo i fronti.
Biolghini è in palla (alla fine saranno 21 i suoi punti) e viene servito con precisione dai compagni, che allungano d'una manciata di punti e comandano il primo quarto con buona autorevolezza (19-12).
Le rotazioni del secondo quarto, questa volte centellinate da Montagnoli per evitare scompensi tattici, non frenano però la rimonta valceresina: i biancoverdi, trascinati da Cagliani e Meani, e con Scardovi e Peroni in spolvero, si rifanno sotto. E approfittano con intelligenza di una serie di sparacchiate dall'arco: la confusione offensiva dei padroni di casa diventa il miglior viatico per i contropiede in serie degli ospiti, che addirittura chiudono la metà gara in vantaggio.
Questo è il periodo peggiore dei roburini che però rispecchia le solite lacune. Lacune di squadra, ovviamente tratteggiate dalla peggior prestazione di Teo Cantoreggi (troppo nervoso: butta via sei palloni e subisce anche un sacrosanto fallo tecnico per proteste), dalla discontinuità di Visco (impalpabile nella marcatura su Meani e indeciso in attacco dove non si fa mai vedere nel "traffico") e di Filippi (tenero sui tagliafuori e pasticcione sui tagli), dalle forzature al tiro di Cagnone e Guadagna (che rinunciano a far girare la squadra come avevano fatto, e bene, nel primo quarto, per cercare soluzioni improbabili) e dalla scarsa grinta messa in campo da Colasuonno (non pervenuto a rimbalzo), Maresca (mai incisivo), Bordone (distratto in regia), Ceriani (due palle perse in un amen) e Fanchini (stranamente molle).
Se la Robur non tracolla nel secondo quarto, comunque perso nettamente (11-20), lo deve a Biolghini (l'unico che si frappone tra il ferro e le mani avversarie per tirar giù rimablzi) e a Macrina, che partito male, trova poi canestri importanti e carica pure di falli i lunghi avversari.
L'intervallo, questa volta, fa bene ai roburini che rientrano in campo determinati: Cantoreggi, capita la scarsa vena offensiva, dà tutto in difesa, e così fanno anche Cagnone, Visco e Filippi, sporcando le conclusioni dei valceresini e consentendo a Guadagna, Macrina e Biolghini di incrementare il punteggio. Si arriva alle battute finali con una flessione dovuta alla fretta: la Robur, avanti di 7 lunghezze a 2'30" dal quarantesimo minuto, cerca a tutti i costi quel +9 che pareggerebbe il saldo degli scontri diretti ma così facendo regala palloni agli avversari, bravi con un lucidissimo Cagliani a realizzare due contropiedi di fila.
Si riparte dal +1 a 34" dalla fine e Macrina fa 2/2 dalla lunetta. Due forzature dei ragazzi di Molina, indotti all'errore dalla difesa roburina, regalano altri due punti ai padroni di casa che a 3" si ritrovano in lunetta con Guadagna. Jacopo segna il primo tiro libero poi cerca il ferro, per un disperato rimbalzo e conseguente tiro da 3. La palla però finisce... oltre il canestro e si chiude qui una gara, bella, intensa, a tratti giocata in modo eccellente e diretta con buon piglio, seppur non con altrettanto unanime giudizio sulle proteste dei tesserati a referto.