21 gennaio 2010

FINALMENTE HANNO BATTUTO IL NOSTRO RECORD….

138-37 è il risultato della partita Roma-Napoli del 10 gennaio, clamoroso punteggio che cancella il precedente 117-44 datato 1973 che la nostra squadra, allora sponsorizzata Gamma e allenata da Gianni Asti (attuale valore aggiunto dei quadri tecnici del nostro settore giovanile), subì al Palalido contro l'Olimpia Milano di Cesare Rubini. Fu un anno sfortunato per la Robur et Fides che dovette fare presto a meno dell’asso statunitense Benton (allora non sostituibile per regolamento) e del pivot titolare Guidali. Il campionato della Gamma si chiuse con 11 sconfitte, un paio anche con scarti minimi, nonostante in campo ci fossero ragazzi poco più che ventenni cresciuti tutti nel vivaio roburino. Per loro fu una grande esperienza, a fine stagione ben cinque giocatori, Beppe Gergati, Toto Rodà, Marco Veronesi, Claudio Guidali e Pippo Crippa furono ceduti all’altra società di Serie A di Milano, la Mobilquattro, e questo consentì di dare luce al Centro Robur et Fides di via Marzorati, struttura assolutamente innovativa per quei tempi.

Il Centro Robur et Fides consente alla nostra società di allestire ogni anno numerose squadre giovanili, spesso ai vertici nazionali, come testimoniato dagli scudetti affissi sulla parete della palestra.
Anche in questa stagione la Robur, pur con qualche sacrificio, mette in campo ben 14 squadre griffate ABC, Coelsanus, Campus, Elmec, Lindt e ospita nella struttura anche le formazioni dell’Oratorio San Vittore di Varese.


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"...Chi tiene le statistiche ha parlato di record facendo tirare soltanto un sospiro di sollievo al maestro Gianni Asti, uno che i giocatori li costruiva davvero nel regno varesino della Robur et Fides, perché così veniva cancellato il 117-44 subito dalla sua Gamma, senza americano e senza il pivot titolare Guidali, contro il Simmenthal di Rubini alla fine del mese di gennaio, nel 1973. Quella Robur era un capolavoro locale e i suoi giocatori, Rodà, Crippa, Veronesi, Guidali e Gergati il rosso, furono acquistati dalla Mobilquattro Milano che sborsò un capitale usato poi dalla società varesina per costruire il suo centro in via Marzorati, non ancora il grande Pierluigi di Cantù a cui i tifosi vorrebbero dedicare invece una piazza in Brianza il prossimo anno."
(Oscar Eleni - Il Giornale)