11 ottobre 2015

SERIE B: LA COELSANUS CALA IL TRIS, BATTUTA LA VIRTUS PADOVA 75 A 72

Coelsanus Varese – Broetto Costruzioni Virtus Padova 75-72 (19-14, 37-31, 56-49)

Coelsanus: Bolzonella 26 (9/13, 1/2), Moalli (0/1), Castelletta 3 (1/5), Maruca 6 (3/5, 0/2), Santambrogio 18 (2/5, 3/6), Matteucci 8 (1/3, 2/6), Lenotti, Innocenti 4 (1/2), Rovera (0/3, 0/2), Sabbadini 10 (3/4, 0/2). All. Passera.

Padova: Mabilia 16 (4/8, 2/6), Schiavon (0/1, 0/1), Canelo 12 (6/9, 0/1), Contin 6 (2/3 da 3), Lazzaro 8 (2/7), Cecchinato, Sabbadin 6 (3/6, 0/2), Salvato 9 (0/1, 1/3), Tuci 6 (3/5, 0/1), Crosato 9 (2/5). All. Friso.

Dato che non siamo amanti del pessimo vizio italico di salire sul carro dei vincitori, anche noi ammettiamo che non ci saremmo aspettati di vedere la Coelsanus capolista alla terza di campionato. Sì, due partite sono pochissime per tirare somme, ma alzi la mano chi, dopo il precampionato, avrebbe pronosticato una Robur a punteggio pieno. Se la partita contro Vicenza aveva lasciato più di una perplessità, il sacco di Moncalieri ha rivelato come la creatura di coach Passera stia prendendo forma. Ad attenderla stasera un’altra formazione veneta neopromossa, Padova.
A differenza dell’esordio, Varese scende in campo senza patemi e il 9-0 dopo 4′ conferma l’ampio divario tecnico tra le due compagini. Padova denota grossi problemi in cabina di regia (in parte risolti con l’ingresso in campo di Mabilia), la Robur manda a segno tutto l’organico e solo qualche imprecisione al tiro, e un po’ di fretta, non permette ai gialloblu di chiudere il primo quarto con un margine ben maggiore dell’effettivo +5, 19-14. Come scritto nell’articolo di presentazione, adagiarsi sull’alloro è l’errore cruciale in qualsiasi sport, figuriamoci nella pallacanestro dove in un attimo può cambiare tutto. Padova percepisce il momentaneo black-out varesino e, complice il terzo fallo di Matteucci, ne trae forza. Fermare Mabilia è un rebus per le guardie gialloblu: aiutato da Canelo, è una sua bomba a firmare il sorpasso euganeo al 15′, 21-24. Forse è proprio questo a risvegliare dal torpore i varesini che dopo un time-out propiziatorio di coach Passera passano alla difesa a zona aumentando notevolmente d’intensità; 6-0 in 2′ chiuso da un dardo di Santambrogio. Gli ospiti soffrono terribilmente il pressing a tutto campo della Coelsanus che con un’invenzione di Maruca riportano a 6 le lunghezze di vantaggio all’intervallo, 37-31.
Al ritorno in campo però la zona 2-3 proposta da coach Friso è un muro sulla quale Varese va a sbattere, concedendo agli ospiti di costruire un break di 11-5 in 3′ che annulla il vantaggio casalingo (42-42). E’ evidente che alla Robur basterebbe mantenere alta la concentrazione per chiudere facilmente la pratica: lo capisce Santambrogio che con una bomba e un assist illuminante per Bolzonella riporta in auge i suoi. Matteucci dall’arco rimette in doppia cifra il vantaggio in un amen, ma Padova non demorde e rosicchia qualche altro punticino fino ad arrivare sul -7 al 30′, 56-49. Non è un fuoco di paglia perchè Varese continua ad andare a corrente alternata, Mabilia è incontrollabile e Contin spara due frecce dall’arco che impattano a quota 63 al 36′. La Virtus chiude anche le maglie in difesa concedendo alla Robur solo soluzioni dall’arco che sbattono ripetutamente sul ferro e forza Matteucci al quinto fallo. Allora è Bolzonella a caricarsi la squadra sulle spalle: un missile dall’angolo e un canestro da fuori ridanno energia a Varese, ma Padova non muore mai e un altro dardo da sette metri di Crosato mantiene vive le speranze ospiti, 71-70 a 24” dal termine. Come prevedibile, il finale è una gara di tiri liberi: la mano di Salvato trema, quella del Bolzo no e la Robur registra la terza vittoria consecutiva, 75-72 il finale. Appurato che i meccanismi tattici sono ormai oliati, coach Passera dovrà lavorare su come far tenere alta la concentrazione ai suoi giocatori nell’arco di tutti i 40 minuti. Stasera è stato evidente come Padova sia stata in gara fino all’ultimo non per meriti tecnici, ma per troppi black-out regalatigli da Varese. Un aspetto che contro una neopromossa puoi anche correre il rischio di concederti, ma contro squadre di altro blasone sono assolutamente da evitare.

PAGELLE:

Bolzonella: 8 Per la bellezza con cui dipinge coi colori sulla tavola chiamata parquet. O semplicemente per la naturalezza con cui mette a referto cinque decisivi punti nell’ultimo sprazzo di gara che segnano la partita. Pinturicchio.
Santambrogio: 8 Gara da sette abbondante, ma si merita un rotondo otto per il gesto sportivo fatto a -91” con la Robur avanti di soli due punti. Rimessa assegnata alla Coelsanus in difesa, va dagli arbitri e dice di averla toccata lui per ultimo. Rimessa correttamente data a Padova che ha un pallone d’oro sul -2. Fossero tutti così sarebbe un’Italia migliore.
Matteucci: 6 Esce dalla gara un po’ limitato dai falli con un precoce terzo fallo fischiato su un tentativo di anticipo. E’ in crescita rispetto a 15 giorni e contro Pavia avrà tanti stimoli per esaltarsi.
Castelletta: 6 Anziché sfruttarla, soffre la mancanza di veri lunghi nelle file patavine uscendo con una gara tutto sommato anonima.
Lenotti: 5,5 Molto bene alla voce intensità e presenza difensiva. Mezzo punto in meno per quei due liberi tirati così…oscenamente.
Sabbadini: 6,5 Una gran fiammata nel secondo quarto con cinque punti filati. E’ più presente nella partita anche se soffre ancora di alti e bassi clamorosi. Oggi sono di più gli alti. Rollercoaster.
Maruca: 6 Un paio di iniziative da campetto, ma si spende bene anche in difesa. Il plus/minus lo seppellisce sotto un -18, ma noi lo salviamo ampiamente.
Innocenti: 5 Inizia bene, poi si perde insieme ai 4 palloni buttati via di cui uno elementare su un passaggio a tagliare orizzontalmente il campo.
Moalli s.v.
Rovera 5,5 Spuntato al tiro. Non riesce a incidere uscendo dalla panchina in questa gara. A Pavia servirà la sua velocità per aprire la difesa di casa. Deve farsi trovare pronto.
Passera: 6,5 La sua squadra strappa, si fa riprendere, va a corrente alternata, ma lui riesce sempre saggiamente a tenere la barra a dritta e condurre in porto il terzo successo in altrettante partite. Qualcuno dirà che la caratura degli avversari non era eccelsa, però bisogna pur sempre vincerle le partite. Sicurezza.

Matteo Gallo (varesesport.com)