Come anticipato settimana scorsa dal dirigente gialloblù Tessarolo, Giulio Castelletta è l’ultimo tassello del puzzle che va a completare la Coelsanus 2013-14. Pivot classe 1992 di 206 centimetri arriva da una stagione in chiaroscuro in Dna a Ferrara.
Quello di Castelletta è un gradito ritorno essendo un prodotto delle giovanili di via Marzorati:
“Tornare a casa è sempre emozionante – ammette Giulio – Ho dentro tanta voglia di dimostrare quello che è il mio vero valore. Questo perché la passata stagione ho avuto poco spazio, ma so di poter mettere a frutto il duro lavoro fatto in questi anni per emergere”.
Arrivi da due anni in Dna dove il primo a Fabriano hai avuto spazio e responsabilità (21’ con 5,7p. e 4,4 rimbalzi) mentre Ferrara è stato un passo indietro (8.8’ e 2,2p.). Come giudichi questa esperienza?
“Il primo anno è stato molto positivo: il coach mi ha dato fiducia e responsabilità. A Ferrara, invece, a gennaio è cambiato l’allenatore e da lì non ho praticamente avuto più spazio. Ho lavorato tanto perché in Dna ci si allena 9/10 volte a settimana. Sono stati due anni intensi e mi sono stati utili per confrontarmi col mondo dei professionisti. Ho avuto la possibilità di allenarmi con giocatori esperti e di categoria da cui ho imparato come gestirmi come atleta e anche giocare ad un pubblico come quello di Ferrara dove avevamo più di 1000 abbonati. Sono soddisfazioni per un giocatore”.
La dirigenza Robur è molto contenta del tuo ritorno.
“Mi fa molto piacere – conferma il pivot gialloblù – Devo ammettere che la Coelsanus mi ha cercato anche l’anno scorso, ma poi ho optato per Ferrara. E’ stato più un dialogo che una trattativa e sono sempre stato in contatto con coach Pagani che mi ha fortemente voluto”.
Come Pagani conosci anche molti dei tuoi “nuovi” compagni di squadra.
“Praticamente li conosco tutti! La Robur è un gruppo di amici e questa sarà la nostra arma in più rispetto ad altre squadre che possono vantare nomi altisonanti nei loro roster”.
Ritrovi la vecchia B2 che assomiglia molto, per forza delle squadre che vi partecipano, alla Dna in cui hai militato fino allo scorso giugno.
“Come squadra non sarà facile cercare di ripetere l’ottima annata appena conclusa. Alla luce dell’unica retrocessione, ritengo che possiamo salvarci tranquillamente, ma anche puntare alla zona playoff”.
Quello di Castelletta è un gradito ritorno essendo un prodotto delle giovanili di via Marzorati:
“Tornare a casa è sempre emozionante – ammette Giulio – Ho dentro tanta voglia di dimostrare quello che è il mio vero valore. Questo perché la passata stagione ho avuto poco spazio, ma so di poter mettere a frutto il duro lavoro fatto in questi anni per emergere”.
Arrivi da due anni in Dna dove il primo a Fabriano hai avuto spazio e responsabilità (21’ con 5,7p. e 4,4 rimbalzi) mentre Ferrara è stato un passo indietro (8.8’ e 2,2p.). Come giudichi questa esperienza?
“Il primo anno è stato molto positivo: il coach mi ha dato fiducia e responsabilità. A Ferrara, invece, a gennaio è cambiato l’allenatore e da lì non ho praticamente avuto più spazio. Ho lavorato tanto perché in Dna ci si allena 9/10 volte a settimana. Sono stati due anni intensi e mi sono stati utili per confrontarmi col mondo dei professionisti. Ho avuto la possibilità di allenarmi con giocatori esperti e di categoria da cui ho imparato come gestirmi come atleta e anche giocare ad un pubblico come quello di Ferrara dove avevamo più di 1000 abbonati. Sono soddisfazioni per un giocatore”.
La dirigenza Robur è molto contenta del tuo ritorno.
“Mi fa molto piacere – conferma il pivot gialloblù – Devo ammettere che la Coelsanus mi ha cercato anche l’anno scorso, ma poi ho optato per Ferrara. E’ stato più un dialogo che una trattativa e sono sempre stato in contatto con coach Pagani che mi ha fortemente voluto”.
Come Pagani conosci anche molti dei tuoi “nuovi” compagni di squadra.
“Praticamente li conosco tutti! La Robur è un gruppo di amici e questa sarà la nostra arma in più rispetto ad altre squadre che possono vantare nomi altisonanti nei loro roster”.
Ritrovi la vecchia B2 che assomiglia molto, per forza delle squadre che vi partecipano, alla Dna in cui hai militato fino allo scorso giugno.
“Come squadra non sarà facile cercare di ripetere l’ottima annata appena conclusa. Alla luce dell’unica retrocessione, ritengo che possiamo salvarci tranquillamente, ma anche puntare alla zona playoff”.
L'appuntamento per la Coelsanus Varese è per venerdì alle ore 09.00 al centro Robur per l'inizio ufficiale degli allenamenti e della nuova stagione.