16 novembre 2013

"GIANNI & GIANNI",UN INCONTRO PER ONORARE LA STORIA DELLA ROBUR ET FIDES (da VareseNews)

Sabato 23 (ore 17) la sala S. Francesco dei Cappuccini di viale Borri ospita una festa con i grandi Asti e Corsolini. Nel segno dei canestri di una volta
 
Anche quando in serie A si trovarono di fronte nei derby ci fu sempre e solo una sana rivalità sportiva perché Pallacanestro Varese e Robur et Fides avevano e hanno ancora oggi percorsi e finalità diversi. Le due società infatti hanno strettamente collaborato per la crescita e la maturazione non solo tecnica dei giovani. La Robur di suo ha dato grandi campioni che hanno onorato lo sport nazionale, come i fratelli Ossola e Rusconi.
Cicci Ossola era pronto per l’Olimpo, ma nella massima serie ci andò... come calciatore di Varese, Roma e Mantova, avendo egli optato per lo sport che aveva consacrato il suo grande fratello Franco. La Robur, espressione di un oratorio storicamente avanguardia in campo sociale e religioso, decenni or sono scelse di cedere la franchigia a una società milanese, realizzò il centro sportivo di via Marzorati, poi nel basket scelse una dimensione più consona ai suoi fini. Anche in serie A e sino ai giorni nostri la Robur ha avuto dirigenti e tecnici eccezionali; ecco perchè un gruppo di cestofili varesini ha deciso di onorare un allenatore roburino da leggenda, Gianni Asti. Sabato 23 novembre alle 17 nella sala san Francesco dei Cappuccini di viale Borri ci sarà una bella rimpatriata, condivisa anche da fans della Pallacanestro Varese. Tutti per l’occasione saluteranno anche Gianni Corsolini, amico di Asti, personaggio ad alta simpatia, pure allenatore di basket, autore di spassosl libri dedicati all’ ambiente del pallone a spicchi. L’incontro ha un suo titolo, Gianni&Gianni: la loro infatti è stata quasi una ditta nell’impegno per i giovani. A salutarli ci saranno anche tanti ex. E’ garantita a tutti l’incolumità: niente gavettoni, bistecche in faccia, sgambetti e altre cortesie che - negli spogliatoi di tanti anni fa - erano considerate manifestazioni di considerazione e stima. Non dalle vittime.