US Gussago Basket - Campus Varese 84-61 (29-10; 12-9; 27-23; 16-19)
Gussago: Pessini 13, Libretti 1, Savessi 8, Consoli 3, Marmaglio 3, Croce 4, Valenti 5, Guindani, Veronesi 18, Borghetti 11, Chiapperino 9, Maeziana 18.
Campus: Armocida 6, Zanasca 22, Vanoni, Balzaretti 2, Pol, Papadopulos 4, Macchi 7, Baggio, Trentini, Moretti 20, Gianfrate,
Spertini 6. All. Lozza
Esce sconfitta dal campo di Gussago il gruppo Under 17 Elite targato Campus, senza coach Passera, assente nella circostanza per un attacco
influenzale.
Inizia subito male l'incontro per Varese che si fa travolgere dei
padroni di casa che sfruttano a pieno regime la superiorità fisica riuscendo a
contenere tutti gli attacchi degli ospiti per poi distendersi in
contropiede. Il Campus fatica a contenere la maggiore carica dei padroni di casa. Gussago sfrutta a rimbalzo una certa superiorità, con inerzia e punteggio alla prima sirena tutti di marca bresciana.
Nel secondo periodo il Campus riesce ad
essere più determinato ed aggressivo in difesa e, grazie alla zona tutto
campo, rallenta la corsa di Gussago che non riesce più a segnare con
continuità perdendo anche qualche palla sul pressing ospite.
All'intervallo lungo il punteggio è di 41 - 19 per i padroni di casa.
Al rientro dagli spogliatoi Varese sembra più determinata ed aggressiva
e riesce a giocare alla pari dei padroni di casa senza però riuscire a
ricucire il passivo dell'intervallo. In questa fase di gioco Moretti e
Zanasca, con Armocida in regia riescono a realizzare con continuità,
supportati in difesa dalla pressione difensiva di Spertini e Balzaretti. Il quarto si chiude con i padroni di casa in vantaggio per 68 - 42.
Negli ultimi dieci minuti di gara il Campus è sempre determinato e lotta su
ogni pallone anche se la gara ha già un vincitore certo. L'incontro si
chiude sul punteggio di 84 a 61.
Complimenti dovuti a Gussago che continua la sua marcia da capolista. Per il Campus continuano le difficoltà nei confronti di squadre più
attrezzate fisicamente. Dopo un approccio alla partita negativo per Varese possiamo apprezzare, anche se tardiva,
la reazione d'orgoglio che ha permesso di competere ad armi pari per 3
quarti di gara.