Elmec Robur et Fides - Sesto Calende 49-66 (13-18, 17-17, 5-18, 14-13)
Robur : Filippi 10, Visco 5, Bordone 6, Biolghini 3, Cantoreggi 8, Sallemi, Maresca 9, Pappalettera 2, Macrina 2, Cagnone 2, Fanchini 2. Coach : Montagnoli
Sesto : Chiarello, Tamborini 6, Corsello 5, Orizio 3, Bochicchio 4, Marotto 14, Marna 11, Fortuny, Maffetti 2, Tettamanti 3, Prutti 18. Coach : Volpato
Prima difficoltà e prima sconfitta. Sesto Calende si dimostra squadra con la “esse” maiuscola ed espugna senza troppi patemi il campo di via Marzorati. Pessima la prova corale dei roburini, abulici e rinunciatari al gioco di squadra. Si salvano per l’impegno e la dedizione Filippi (10 punti ma anche 8 palle perse), Maresca (9 punti), Bordone (6, con 3/6, 0/1 ai liberi ma anche quattro palle perse) Fanchini (2 punti con 1/3, 0/1 dall’arco, una persa e due recuperi lottando), Pappalettera (2 da 1/3, un recupero e una palla persa) ultimi ad arrendersi alle stoccate dei sestesi. Gli ospiti trascinati dal solito Prutti (18 punti), dall’ottimo Marotto (14 punti), dalle giocate di Marra (11) e da un Tettamanti meno scorer del solito ma vero leader, danno l’impressione di tenere la partita in controllo senza mai perdere la bussola.
La Elmec era comunque partita discretamente nel primo quarto, trascinata da un paio di giocate di Visco, però ingenuo nel commettere il secondo fallo dopo neppure sei minuti di gioco, e di Cantoreggi la cui unica bomba (su tre tentativi) è servita per costruire il miniparziale di 6-0 col quale la Elmec aveva risposto alla fiammata iniziale dei sestesi, costruita su scolastici contropiedi frutto delle palle ingenuamente perse dai roburini (alla fine saranno un’enormità: 43 a fronte delle 17 recuperate). Questo è infatti stato il leitmotiv dei due quarti, nonostante coach Andrea Montagnoli sia stato costretto a togliere dal match i componenti del quintetto di partenza.
Capitan Cagnone (2 punti da un 1/4 e 0/3 dall’arco, con quattro palle perse e una sola recuperata), Biolghini (3 punti con 1/3, 1/2 ai liberi, 8 rimbalzi e 4 perse), Sallemi (0/2 dal campo e dalla lunetta, un rimbalzo, una palla recuperata e tre perse), Cantoreggi (8 punti frutto di un avvio illusorio con percentuali finali magre: 2/6, 1/3 dall’arco e ai liberi, due recuperi e quattro perse), l’impulsivo Macrina (2 punti, da 1/5, 3 rimbalzi e sette palle perse) e Visco (5 punti con 1/2 da due e 1/1 da tre) sono usciti dal match senza esserci neppure entrati, forse traditi da eccessivo nervosismo.
La giustificazione delle assenze dovute ai malanni stagionali non hanno senso e anzi fanno arrabbiare ancor più: ci si è fatti battere da una squadra che difende discretamente, comunque intensa per quasi quaranta minuti, allungandosi di tanto in tanto in pressing e sfruttando il pick&roll, il tutto condito da scarsa attenzione nei fondamentali di passaggio, palleggio e difesa, per mancanza di pazienza nella circolazione della palla (inesistenti i servizi in post basso, inesistenti i tagli in area) e per la poca determinazione nel voler recuperare rimbalzi e palle vaganti; tutto questo dimostra che è meglio perdere al cospetto di chi sa giocare piuttosto che medicare un risultato per meriti di un singolo. Questa , al di là del risultato, mai in discussione dopo il devastante 5-18 del terzo quarto, è la lezione impartita da Sesto Calende ai roburini. Una lezione che si spera salutare, visto che i prossimi impegni, a Daverio e contro Valceresio, si annunciano decisivi per le prime posizioni nel girone.
E ancor più per capire fino a quale punto i ragazzi han fatto progressi.