Tradate - Robur et Fides 86-46 (23-5, 43-19; 76-31)
TRADATE: Liometti 9, Peruzzu 6, Baiocchi, Comerio 6, Ciamcolimi 13, Bandera 7, Carraro 23, Daverio, Molteni, Bevilacqua 4, Farioli 8, Castiglioni 10.
ROBUR ET FIDES: Zavattaro 4, De Molli 2, Bonaria 9, Zanelli 1, Visco 4, Sartori, Biganzoli 2, Bizozzero, Villa, Crespi, Iori 18, Federici 6.
Pochissime idee e confuse. Così s'è presentata la ciurma di Raimondo Diamante sul parquet di Tradate, fra le squadre più competitive del girone dei roburini. Il peggior modo per affrontare un avversario solido e con buone individualità (Carraro, che ha siglato 23 degli 86 punti dei suoi compagni ma è stato prezioso anche sotto le plance) è costato caro ai 2001 provinciali Robur et Fides, che hanno fatto un passo indietro rispetto alla sonante sconfitta nel derby, affrontato con maggior determinazione.
Se nel complesso la squadra roburina è apparsa spenta, svagata in difesa, timorosa e egoista nei suoi terminali d'attacco, c'è da dire che, trascinata da un indomito e prolifico Ricky Iori (18 punti e tanta legna sotto i tabelloni) è stata comunque capce di una reazione d'orgoglio, andata in scena nell'ultimo quarto, vinto non a caso 15-10 e non solo per le rotazioni dei tradatesi.
Proprio Tradate s'è dimostrat0 comunque ottima squadra: capace di attaccare in cinque e di difendere in cinque col contributo prezioso della "panchina" che non ha fatto rimpiangere i titolari. Un bell'esempio di come si sta in campo da tenere presente se si vuole crescere. Fra le note positive dei roburini, Iori a parte, c'è Bonaria, più attento del solito a mettere in pratica i onsigli del suo coach. Positivo anche il rientro in campo di Niccolò Visco, lontano dalla miglior condizione fisica ma già capace di sporcare il tabellino.
Insomma, è ancora lungo il cammino per diventare una squadra che - a prescidenre dal risultato - lotta per 40' compatta e senza intestardirsi in soluzioni individuali. Tradate è stata una preziosa tappa di questo cammino.