M.G.: Gara 1 dei quarti di finale tra Robur Varese e Use Empoli è stata una partita contratta, tesa con i padroni di casa che nel primo quarto hanno avuto delle difficoltà nel rompere il ghiaccio.
F.G.: “Potevamo aspettarci una cosa del genere dato che in questo momento stiamo riprendendo la miglior condizione e un po' di lucidità ci manca in campo – attacca coach Garbosi – Va detto che non abbiamo trovato l'accoppiamento facile dato che Empoli è una buona squadra che non molla mai.
Però, devo dire che nell'arco dei 40' abbiamo disputato un secondo quarto di spessore in difesa salvo poi concedere qualcosa a livello fisico negli ultimi due”.
Mancanza che si è notata soprattutto coi tanti secondi tiri concessi nella ripresa a Empoli.
“Abbiamo subito non i lunghi a rimbalzo, ma le loro ali. Noi siamo un po' più piccoli di loro in quel settore e Lombardi ha subito l'uomo che andava sempre a rimbalzo. E' una situazione che abbiamo subito spesso dato che noi abbiamo una difesa che prevede molti aiuti e può capitare di trovarsi in ritardo su situazioni di gioco come questa”.
Bravi a gestire in un'ultima frazione dove non si è fischiato più nulla.
“Siamo stati bravi a gestire il ritmo nel quarto periodo pur con un metro arbitrale molto permissivo e spero non accada così nel ritorno dato che ciò facilita Empoli che gioca una pallacanestro molto gagliarda. Negli ultimi minuti è stata una vera battaglia con molti colpi proibiti”.
Trentadue punti di valutazione di squadra di differenza, ma solo 4 punti sul tabellone.
“Alla fine abbiamo pagato l'imprecisione ai liberi e i loro rimbalzi d'attacco – analizza Garbosi – Quando siamo arrivati a +13 dovevamo avere la freschezza per allungare decisamente e ne avevamo la possibilità. Invece, sarà stato il clima playoff, ma è andata diversamente”.
Quali adattamenti ci saranno in vista di gara 2?
“Credo che loro insisteranno nella pressione a tutto campo su Lombardi concedendo qualche spazio agli altri. Poi, penso che noi dovremmo sfruttare i mismatch che si creeranno con Matteucci e Premoli e migliorare la circolazione di palla”.
(Matteo Gallo)
